IL SANGUE NELLA BODY ART

 - Per vari anni ho frequentato gallerie (d'avanguardia e non) in cui ho potuto assistere alle più varie esibizioni di body art e devo ammettere che ho rilevato all'epoca molte intenzioni provocatorie e dissacranti negli artisti che si esibivano.

- Il sangue nella body art non è stato quasi mai un elemento fondante"terminale", è stato uno strumento individuale per concettualizzare il proprio corpo.

- Per questo genere artistico il corpo umano è lo strumento di base. Il corpo è usato per allestire eventi estemporanei con movimenti corporei accompagnati da musica, elementi scenografici, danza, etc. e si ritrovano somiglianze con la creazione o realizzazione di un màndala specie quando è la musica in toto ad accompagnare tutta l'esibizione delineandone le fasi più incisive.

- Il corpo diventa il protagonista assoluto e viene "manipolato" in qualità di soggetto e oggetto della performance artistica, diventa lui stesso opera d'arte.

- Gli artisti sono strettamente subordinati (quasi ossessionati) alla necessità ineludibile di praticare questa modalità espressiva in presenza di altre persone, siano osservatori, altri artisti o critici, il fatto di mostrarsi mentre si esegue una manipolazione del corpo rafforza la loro identità.

- Esempi di autoflagellazione con dispositivi vari, automutilazioni e l'artista mette in atto la crudeltà, il dolore, le ferite (con conseguente effusione di sangue) per scioccare il pubblico e coinvolgerlo emotivamente nella scena. Molto importante la componente catartica e simbolica della performance, regredire e far regredire gli spettatori ad uno stato istintivo e animale dell'essere umano, attraverso la visione del sangue e delle ferite. Una sorta di purificazione mediante il dolore per riscoprire l'essenza stessa dell'essere umano.

- Caso estremo, un artista ha voluto sottoporsi ad una serie di operazioni chirurgiche allo scopo di trasformarsi in un nuovo essere simile a modelli classici scultorei o pittorici, come Venere, Psiche, Monna Lisa, etc. Un artista molto noto sconfinava tra il pagano e la simbologia cristiana, sventrando animali morti e “dipingendo” persone con il sangue e con parti degli animali stessi.

- Ho visto e ho fotografato spesso un’artista ferirsi con spine di rosa, lame, o rotolando su dei vetri per denunciare la concezione maschilista della figura femminile. Durante i tempi della liberazione della donna furono molte le body artiste a combattere col proprio corpo contro le concezioni antiquate ancora esistenti.

- È evidente che la body art ha usufruito e usufruisce della fotografia, dei video e di tutti i media, questi sono strumenti primari per “raccontare” artisti che hanno esplorato il disagio contemporaneo, il proprio malessere esistenziale ed hanno proposto una visione alternativa del mondo.























































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